Piante, il castagno
Descrizione:
Nelle valli del Natisone si possono trovare vasti e rigogliosi boschi di castagno.Il castagno è una pianta appartenente alla stessa famiglia delle querce e del faggio, originaria dell'Asia Occidentale, dell'Europa Meridionale e dell'Africa Settentrionale. Il suo aspetto è, come nella maggior parte delle Angiosperme (piante con fiori) arboree, con ampia chioma tondeggiante e fusto ramificato, diviso in rami grossi che si dividono a loro volta a due a due, a partire da una certa altezza.E' una pianta tipicamente submontana, ma fruttifica solamente nei climi di tipo mediterraneo. Nella nostra regione predilige le zone collinari della parte orientale, dove i terreni profondi e flyschoidi garantiscono un substrato particolarmente adatto. Al contrario non gradisce il calcare ed è quindi piuttosto raro o assente nelle zone caratterizzate da substrati rocciosi calcarei e dolomitici. Giunto a maturità si presenta come un albero maestoso alto fino a 30 m. In Friuli la pianta del castagno ha subito un graduale regresso, sia per l'abbandono delle campagne e delle attività economiche legate alla raccolta, alla conservazione e alla vendita del frutto, sia per la presenza di una grave malattia del legno: il cancro del castagno o mal dell'inchiostro del castagno, che alcuni anni fa sembrava addirittura mettere a rischio la sua stessa sopravvivenza. Attualmente la situazione è migliorata, anche se la malattia è comunque presente. Pare che le nuove popolazioni di castagno si siano adattate a sopportare meglio l'infezione.
Impieghi:
Nelle valli del Natisone si possono trovare vasti e rigogliosi boschi di castagno.La riproduzione del castagno può avvenire per seme o per innesto ed è stata favorita dall'uomo. Infatti la castagna è un ottimo alimento. Dalla macinazione dei semi si può ricavare una farina di composizione simile a quella del mais e del riso, povera in grassi e ricca in carboidrati, oltre ad essere una buona fonte di potassio, magnesio, ferro e manganese. La farina ancora oggi viene utilizzata per preparare dolci e torte.L'uso del castagno però non è esclusivamente alimentare. La corteccia è stata utilizzata come astringente, le foglie in infuso sono state utilizzate come calmanti e sedativi per le tossi convulsive, e in generale per le affezioni delle vie respiratorie, dato che possiedono una certa attività batteriostatica. Il legno infine viene utilizzato come legname da opera. Un tempo le foglie secche venivano impiegate come imbottitura dei materassi.La varietà coltivata più nota di castagno è il cosiddetto marrone, pregiato per il sapore e le dimensioni del frutto. Le varietà locali, le cui caratteristiche organolettiche sono spesso esaltate, anche se non sempre a ragione, sono di dimensioni ridotte, con poca polpa, la quale è dotata di una pellicola resistente e difficile da togliere.Il ritorno a un'agricoltura inserita nell'ambiente e non limitata a poche specie coltivate industrialmente, comporta una alimentazione più ricca e varia dove, di certo, non si potrà trascurare questa nobile ed utile pianta.