Il monte Mia
Il monte Mia (1237 m) è una massiccia elevazione che sorge sulla destra orografica della valle del Natisone all'altezza di Stupizza.
Il punto di maggiore elevazione si trova in territorio italiano ma gran parte delle pendici settentrionali del monte sono in territorio sloveno. Può essere raggiunto dalla omonima casera risalendo la bellissima faggeta sommitale. Questa montagna, per lungo tempo dimenticata, ritorna ad essere frequentata grazie al lavoro della Cooperativa Naturalisti “Michele Gortani” di Udine, che ha ripristinato alcuni sentieri ed ha posto anche lungo i percorsi le tabelle esplicative dei fenomeni geologici, della flora e della fauna. Il periodo dell’escursione è particolarmente favorevole all’osservazione della intensa e varia fioritura primaverile, favorita soprattutto dal microclima della valle. Nel luogo della malga, fino ai primi del ‘900, più di 250 persone vivevano durante l’estate in case di legno e paglia e sorvegliavano 1500 capi di bestiame. Ora i prati non ci sono più, sostituiti da rimboschimenti di abete rosso. La bocca di Pradolino segna l’antico corso del Natisone, prima delle modifiche assunte in epoca geologica recente, per le divagazioni dell’ Isonzo.
L ’ ITINERARIO
Dopo aver parcheggiato le auto presso Stupizza (in sponda sinistra del Natisone) 203 m, si attraversa il fiume su una passerella e si entra nella Valle di Pradolino, percorrendone il tratto inferiore per circa 30 minuti. Si devia a destra, seguendo la mulattiera ben tenuta fino alla Malga “Monte Mia” 970 m. Con cielo terso si intravede sullo sfondo della valle del Natisone, la pianura friulana fino al mare. Per raggiungere la cima principale è necessario percorrere il sentiero (indicazioni per Scrbina) che corre parallelo al confine con la Slovenia. Dalla cima del Monte Mia 1237 m ampio panorama dal Monte Nero alle Alpi Carniche. La discesa, dopo il breve tratto di ritorno alla casera per lo stesso sentiero, diverge, volgendo a Nord-Ovest fino alla Bocca di Pradolino (bolli rosso-blu, indicazioni Presunza). La mulattiera che percorre la Valle di Pradolino ha grande interesse geologico, mostrando un profilo geologico interessantissimo, lasciato dal vecchio corso fluviale del Natisone.